Autoritratti
omaggio a Iginio Ugo Tarchetti
Quando bacio il tuo labbro profumato,
cara fanciulla non posso obliare
che un bianco teschio vi è sotto nascosto.
Quando a me stringo il tuo corpo vezzoso,
obliar non poss’io, cara fanciulla,
che vi è sotto uno scheletro nascosto.
E nell’orrenda visione assorto,
dovunque o tocchi, o baci, o la man posi,
sento sporger le fredde ossa di un morto
![]() | ![]() |
---|---|
![]() |